venerdì 5 aprile 2013

Uso delle tecnologie e sonno in bambini studenti e adolescenti studenti. Parte #1

Foto da: www.repubblica.it
Ultimamente mi sono trovato a studiare, per motivi universitari, la relazione tra uso delle tecnologie e sonno in bambini e adolescenti. Credo sia un argomento molto interessante nonchè molto attuale. Mi sono detto: perchè non condividere queste informazioni?
Ed eccomi qui a scrivere di questa relazione.
Ho letto una review (che cos’è una review? è un articolo scientifico che fa il punto sullostato dell’arte dello studio di un determinato argomento) ed ho avuto modo di seguire alcune lezioni sull’argomento.
Non so se sarò capace di spiegarmi in parole comprensibili perchè è la prima volta che mi cimento a parlare di cose specifiche di psicologia dello sviluppo ad un pubblico vasto ed eterogeneo. Quindi se non riuscissi a spiegarmi non esitate a chiedermi chiarimenti nei commenti oppure tramite mail.

Bene. Possiamo dire che nei bambini e negli adolescenti il sonno è considerato particolarmente importante per l’apprendimento e la memoria, nonché per la regolazione delle emozioni e il comportamento. Sonno insufficiente e qualitativamente scarso è associato a difficoltà di memoria, scarsa concentrazione e basse performance scolastiche.
Si è visto, inoltre, che minore è l’età, maggiore è il numero di ore passate a dormire: ad esempio i bambini a 6 anni dormono in media 11 ore, a 11 anni 9,6 ore e a 16 anni la madia scende a 8,1 ore. Questa diminuzione del tempo del sonno potrebbe dipendere da fattori sia ambientali come la diminuzione del controllo da parte dei genitori, sia psicosociali come l’incremento dell’utilizzo dei media.
Dagli anni ’70 si è visto un amento nella fruizione di tecnologie di comunicazione, di informazione e di comunicazione. Negli anni ’90, nelle società occidentali, il computer, i videogame e i telefoni cellulari sono entrati a far parte della vita quotidiana di buona parte di bambini e adolescenti. Negli anni 2000 il fenomeno computer, videogame e cellulare è diventato di massa; a ciò si è aggiunta la diffusione di internet e delle tecnologie multimediali (ad esempio tv e smartphone). La diffusione di tali tecnologie ha spinto la ricerca medico-psicologica ad occuparsi del possibile impatto di questi sulla qualità della vita di bambini e adolescenti.
Gli autori della review hanno preso in esame una serie di ricerche (più di 30) sulla relazione tra utilizzo delle tecnologie e sonno in bambini e/o adolescenti. Possiamo dire che sembrano influire sulla quantità e la qualità del sonno: 
  1. la presenza di media nella camera da letto del bambino o dell’adolescente, 
  2. il guardare la televisione prima di dormire, 
  3. l’utilizzo del computer e di videogame prima di dormire, 
  4. l’uso del telefono cellulare e 
  5. l’ascoltare musica prima di dormire.

Vediamo uno ad uno questi punti.
  1. La presenza in camera da letto di dispositivi media è associata in adolescenza a sonnolenza a scuola e durante i compiti a casa e alla convinzione di avere problemi di sonno. La presenza di dispositivi media (televisione, computer, console di gioco, telefono cellulare e fisso), sia in bambini che in adolescenti, è associato con il ritardare l’ “ora del letto”, con sonno più breve, maggiore resistenza nell’andare a dormire e problemi di respirazione durante il sonno. In base a questo che abbiamo appena detto va da se che, per promuovere l’aumento della qualità (e della quantità) del sonno, la tecnologia dovrebbe essere tenuta fuori dalla stanza da letto.
  2. Per quanto riguarda l’utilizzo della televisione prima di dormire in bambini e adolescenti, la ricerca indica che chi guarda la televisione per oltre 2 ore prima di andare a dormire sembra presentare ritardi nell’ora di andare a dormire e nell’addormentamento, minore durata del sonno, difficoltà a svegliarsi e problemi di eccessiva sonnolenza durante il giorno. Pare che sia la qualità e quindi l’efficienza del sonno ad essere compromessa quando si fa uso di televisione (e videogame) prima di andare a dormire. Ciò ci suggerisce che bambini e adolescenti dovrebbero avere un limite di tempo di fronte alla televisione (non oltre le 2 ore al giorno secondo molti autori).
  3. Utilizzare il computer e/o videogame sembra essere associato, come per la TV, ad un abbassamento della qualità e della quantità del sonno. C’è però da fare una distinzione riguardo all’uso dei videogame: sembra che solo l’utilizzo di videogame dal contenuto violento producano effetti negativi sul sonno, mentre l’uso di videogame dal contenuto non violento avrebbero effetti addirittura positivi sul sonno. Se ne deduce che sia da scoraggiare l’utilizzo eccessivo di computer e videogame (non oltre le 2 ore al giorno secondo molti autori).
  4. L’uso del telefono cellulare durante la sera e la notte è associato negli adolescenti a stanchezza durante il giorno, soprattutto per i ragazzi che lo utilizzano tra mezzanotte e le 3:00. Inoltre l’uso del cellulare e legato a problemi ad addormentarsi e a svegliarsi.
  5. Lo studio di musica e sonno, paradossalmente, non è stato approfondito e la ricerca in questo ambito è carente. Tuttavia sembra che sulla musica vi sia una variabile che determini le implicazioni sul sonno: il tipo di musica che si ascolta. L’ascolto di alcuni tipi di musica prima di andare a dormire sembrano essere correlati a maggiore stanchezza e a difficoltà di addormentamento negli adolescenti mentre altri sembra abbiano un effetto positivo sul sonno: in uno studio con i bambini la musica è stata utilizzata in training di rilassamento e sono stati osservati miglioramenti nella capacità di rilassamento quando si ascolta musica.
Ma perchè queste tecnologie influenzano il sonno? La letteratura sull’argomento (cioè tutti, o quasi, gli autori che si sono occupati di questo tema) ci suggerisce tre meccanismi possibili:
  1. l’uso dei madia durante la sera/notte rimpiazza direttamente il sonno, semplicemente
  2. l’uso dei media durante la sera/notte causa una maggiore “attivazione” del sistema nervoso centrale (arousal) che rende difficoltoso l’andare a letto e l’addormentarsi
  3. la luce prodotta dagli schermi dei dispositivi tecnologici utilizzati durante la sera/notte riduce la produzione di melatonina (un ormone) che ritarda il normale ritmo circadiano.
Ovviamente queste spiegazioni sono ancora ipotesi ma ci permettono di farci un’idea di come possono influire sul sonno le tecnologie odierne.
Per ora mi fermo qui anche perchè mi pare già tanto così, però domani o nei prossimi giorni, vediamo un po’, metterò qualche suggerimento sul come evitare di creare queste condizioni che non favoriscono una buona  qualità e una sufficiente quantità di sonno. In sostanza qualche idea sul da farsi.

P.S.
Per chi fosse interessato ad approfondire, metto il riferimento all’articolo di cui ho scritto: 
Cain N., Gradisar M. (2010) Electronic media use and sleep in school-aged children and adolescents: A review. Sleep Medicine 11, 735-742.

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