domenica 12 dicembre 2010

Potenza, riappare il lupo appenninico

In data 10 dicembre 2010, o giù di lì, è stata resa nota una notizia un po' triste e un po' allegra al tempo stesso.
Leggo sulla Gazzetta del Mezzogiorno che, proprio quando pensavamo che ormai il lupo dell'Appennino, famosamente famelico e selvaggio, fosse ormai scomparso dalle terre di Lucania, eccolo lì che ritorna. Il fatto è che "ritorna" morto stecchito investito da un'auto ai bordi di una strada alle porte di Potenza! Pensavo... ma vedi come vanno le cose... non si vede (ufficialmente) in quei luoghi pare dalla fine degli anni '70 e come riappare? morto stecchito! È proprio un lupo meridionale, c'ha la teatralità nel sangue!
Comunque, scherzi a parte, sono contento che un ecosistema stia lottando contro l'urbanizzazione della civiltà, sembra quasi che la natura abbia mandato il personaggio favoloso più illustre, il guerriero autoctono più cattivo (il "canis lupus italicus") per dare battaglia alla civilizzazione (a me piace vederla così)... ...però alla fine è morto pure lui, come il lupo di Cappuccetto Rosso, peccato. (A proposito, il corpo dell'animale è stato segnalato da un cacciatore!)
Fatto buffo ma significativo.

PS: Per approfondire, l'articolo completo si trova qui: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=388739&IDCategoria=12

lunedì 8 novembre 2010

MILLE ANNI CHE STO QUI, di Mariolina Venezia

Grottole, Matera, Basilicata.
Certe volte le storie delle persone si succedono e si intrecciano al tempo stesso, anche le storie di una stessa famiglia. Nel corso di quasi due secoli gli eventi conducono le persone verso strade inimmaginate e a volte inimmaginabili. Persone che restano con le loro gioie e le loro tristezze e persone che vanno con le loro speranze e le loro valigie.
Mariolina Venezia, attraverso queste storie di uomini e donne, attraverso volontarie partenze, forzate residenze e inevitabili emigrazioni e permanenze, ti guida dolcemente alla ricerca dell'uomo, di ieri, di oggi, forse di sempre.
"Mille anni che sto qui" (pubblicato nel 2006) è un romanzo che si lascia leggere.
E' bello ritrovarsi di fianco a ciascuna persona, nelle sue scelte e nelle sue non scelte, con affetto.

A me è piaciuto moltissimo, e credo proprio piacerà anche a voi...

Dopo averlo letto, magari, se vi va, sarei curioso di sapere cosa ne pensate.
Intanto, buona lettura.

domenica 7 novembre 2010

Pensiero non stupendo

Prima di creare tutto questo, anche Dio, o chi per lui, deve aver sofferto un po', altrimenti non si spiega come possa essergli venuto in mente questo gioco...

mercoledì 3 novembre 2010

Sono ancora al principio e sono almeno tre anni che non scrivo... non è facile ma spero di migliorare nello stile... :)

131 PAESI PER 131 DIALETTI

Due o tre anni fa un amico mi inviò questo articolo della gazzetta del mezzogiorno, file .jpg scannerizzato. Mi è rimasto impresso.
Il bel titolo recitava: "La Basilicata terra di Babele". Potrà sembrarvi a questo punto (detta così) che in questa regione si parli senza capirsi. In realtà non era questo il senso dell'articolo.

Ecco che vado ad illustrarvi le reali informazioni che c'erano nell'articolo e che mi hanno assai incuriosito.
Secondo una ricerca di Patrizia Del Puente, docente di glottologia all'Università di Basilicata, in ogni paese, ovvero in ciascuno dei 131 paesi della Basilicata, si parla un dialetto. In tale ricerca si sostiene l'unicità mondiale di codesta situazione geo-linguistica. Effettivamente non so dirvi se è vero o no che è una situazione unica al mondo, posso però dirvi con certezza che è una situazione peculiare ed affascinante.
Per questa caratteristica la Basilicata è diventata meta di glottologi e linguisti (e non solo, anche di antropologi come Ernesto De Martino con il lavoro "Sud e Magia" di cui avrò modo di parlare in seguito su questo blog) provenienti da tutto il mondo, obiettivo: "studiare Babele". Motivo: difendendosi il più delle volte abbastanza bene, i dialetti resistono, anche sotto le scosse della "civilizzazione" globale. Pensate che si trovano dialetti diversi anche a pochi chilometri di distanza. Affascinante, un patrimonio culturale che forse troppo spesso ci portiamo indifferenti (noi lucani) dalla nascita.

Buona camminata...
All'occhio dei più questo blog sembrerebbe abbandonato. Ma non è così.
Il pensiero va spesso al mio blog ma c'è bisogno d'impegno...
Il pensiero non basta...
Il fatto è che mi perdo nei meandri della conoscenza ogni volta che ho intenzione di scrivere un bel (o almeno decente) post.

In realtà è l'impegno che manca.

Mi sono scosso da solo. Ora sono pronto. (Sono Pronto?)

Un saluto!

giovedì 20 maggio 2010

Oh lettore

Oh lettore, oh blogger, oh chiunque tu sia, voglio raccontarti di un posto, nel cuore del sud dell’Italia, dove tutto, il mare, una landa desolata, un campo, ha da dire qualcosa. Un luogo dove ogni pietra ha veduto qualcosa, un fatto remoto, un evento magico, un amore impossibile, un pianto di gioia. E a cui ogni uomo è legato, come ad una madre, vuoi per cieco amore, vuoi per odio rabbioso.
Questa è una storia, se così si può dire, di uomini nella penombra di una grotta che ad un tratto fanno capolino ed escono allo scoperto. Dapprima partono per le più disparate mete di tutto il mondo e poi, da una sedia girevole blu, urlano al mondo: LA BASILICATA ESISTE!
Questo è il tempo del non si capisce più niente e questo è il blog del voglio capirci qualcosa! Se ce la faremo… lo scopriremo solo scrivendo!
Buona camminata a tutti!