mercoledì 27 novembre 2013

domenica 24 novembre 2013

Pino Aprile sulla Terra dei Fuochi



Pino Aprile, autore di "Terroni" sulla Terra dei Fuochi. Sulla sua pagina Facebook scrive questo.

"Sto recuperando un po' di rassegna stampa e tv dei giorni in cui sono stato all'estero. E se devo trarne una sintesi, è un senso di noia e irritazione: sono stufo, stufo, stufo di sentire professorini non informati dei fatti spiegare che la colpa dell'avvelenamento della Terra dei Fuochi è di chi non ha impedito che che avvenisse; che non ha fermato la camorra (come: sparando più svelto? Don Peppe Diana ci provò con il Vangelo...); che ha continuato a votare i politici collusi (invece di votare la Minetti, il Trota, Formigoni, Borghezio...); che non ha protestato a sufficienza (si sono soltanto fatti massacrare da manganellatori in divisa, magari loro figli, da soldati che hanno militarizzato le discariche; si son dati fuoco per protesta, sono stati denunciati e arrestati...); che non hanno denunciato (copyright Claudio Velardi), anche se sono più di dieci anni che fanno denunce, persino sconsigliati, in qualche caso, da chi doveva raccoglierle e sino alla maxi-denuncia di 35mila cittadini, primo firmatario il vescovo, contro 42 amministrazioni...
La vergogna di chi sposta la responsabilità da chi aggredisce a chi è aggredito, mi ricorda la sporca coscienza di quelli che accusano le donne violentate di non essersi difese davvero, perché, in fondo in fondo... eh? E anche quelli, lì, nella Terra dei Fuochi, diciamo la verità: gli è convenuto e adesso si ricordano di protestare."


giovedì 21 novembre 2013

I numeri delle estrazioni di gas e petrolio in Italia (e Basilicata)




"E’ stata pubblicata dall’UNMIG la statistica relativa alla produzione dei primi 9 mesi di gas e petrolio in Italia. La Basilicata, con oltre 900 milioni di metri cubi di gas e  2,9 miliardi di Kg di olio greggio estratto dalle viscere della terra si conferma al primo posto in assoluto tra le regioni italiane per produzione di idrocarburi. Una produzione che il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministro Zanonato vogliono incrementare ulteriormente con il “new memorandum” che trasformerebbe la Basilicata sempre più in “bombola del gas e pompa di benzina d’Italia”."

Ecco, dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico, i numeri delle estrazioni di gas e petrolio in Italia (e Basilicata) aggiornata a settembre 2013: http://unmig.mise.gov.it/unmig/produzione/produzione.pdf


martedì 19 novembre 2013

Basilicata, elezioni regionali 2013: mi sembra di stare nel Gattopardo




E anche queste elezioni regionali sono passate.
Il presidente vecchio (De Filippo) si era dimesso perché la sua giunta era stata travolta da uno scandalo sui rimborsi: si facevano rimborsare alberghi, viaggi e cacate varie. Tutto ciò succedeva ad aprile 2013.
Ricordiamo che quella giunta era di centro-sinistra, un potere forte in Basilicata.

Oggi la giunta è di centro-sinistra, la maggioranza è di centro-sinistra, quello stesso centro-sinistra che si è dimesso qualche mese fa. 

E' con una certa tristezza (o forse sconforto) che scrivo questo post. Quelli che ieri hanno imbrogliato hanno studiato alla stessa scuola di quelli che oggi vincono.
Telefonate e visite a casa per spingere i candidati ieri, telefonate e visite a casa per spingere i candidati oggi: vota e fai votare... Promesse (disattese) di lavoro ieri e promesse (che non saranno mantenute) di lavoro oggi. L'idea di politica di ieri è identica a quella di oggi. Mi sembra di stare nel cazzo di Gattopardo... 
Ma come si fa a non capire!? Non dico che dovesse vincere il nuovo, per carità, troppo imprevedibile e insidioso, troppo in movimento per l'immobilismo creato e regnante in terra di Basilicata... per carità, non il nuovo; speravo che almeno si agitassero un po' le acque, forse solo per aggrapparmi a qualche flebile speranza di cambiamento. E invece no.
Invece mi sbagliavo. E' tutto fermo, è tutto immobile. E non centra un cazzo l'invidia.
Forse manca un po' di coraggio nell'accettare di staccarsi dal proprio potere-posizione ideologica-sistema acquisiti negli anni per concederlo ai propri figli e lasciare, con coraggio, che siano loro a decidere del proprio futuro. Perdere un po' di libertà di decidere del futuro (qual è il futuro di un vecchio?) per donarla ai propri figli i quali il futuro ce l'hanno davvero davanti.

La vita non è eterna, non questa terrena almeno. Mi ingannavo a pensare che una strada nuova fosse possibile; una qualsiasi, bastava che fosse nuova. Forse lo sarà un giorno, ma non oggi, non oggi. 

giovedì 7 novembre 2013

Brigante se more, un inno










Per molti un inno, per altri un modo per non dimenticare cosa accadde e da dove veniamo, per altri ancora un modo per ricordare che, in un modo o in un altro, bisogna combattere.