14 maggio 2014. La data in cui, con la Taranto-Viggiano il Giro d'Italia ciclistico tornerà sulle strade di Basilicata per il secondo anno consecutivo, dopo la Cosenza-Matera del 2013. E già questa è una notizia. Sì, perché il Mezzogiorno - in generale - e la nostra terra - in particolare - negli ultimi anni sono state un po' snobbati dagli organizzatori della Corsa Rosa cha hanno preferito volgere il loro sguardo altrove, spesso anche oltre confine. Ovviamente i motivi non sono stati strettamente tecnici (percorsi più validi, strade più belle...) ma, come ampiamente immaginabile, di carattere economico. Ma oggi non abbiamo voglia di farci il sangue acido, piuttosto di goderci questo piccolo evento che porterà per un giorno la nostra regione sotto i riflettori (il bacino d'utenza della seconda corsa più importante al mondo è veramente alto).
Da appassionato delle due ruote permettetemi anche qualche considerazione tecnica. Per chi non lo sapesse, il percorso è stato svelato ufficialmente qualche giorno fa. Si partirà dall'Irlanda il 9 con tre tappe, un giorno di riposo con trasferimento aereo in Puglia, breve tappa di assestamento tra Giovinazzo e Bari (e siamo al 13) e poi la nostra Taranto-Viggiano. Non sarà una tappa banale perché l'arrivo è in salita e sarà il primo di tutto il Giro e quindi tutti i tifosi saranno in trepida attesa per capire lo stato di forma dei pretendenti alla maglia rosa che si daranno battaglia fino a Trieste dove, il primo giugno, saranno date le ultime pedalate.
Ma studiamocelo nel dettaglio, questo percorso, fosse anche solo per capire dove poter incrociare la lunghissima carovana che attraverserà le nostre strade.
Dunque, come detto, partenza da Taranto in direzione sud, sulla SS 106 fino a Scanzano da dove si punterà verso il centro di Montalbano, in omaggio al nostro Pozzovivo che avrebbe le carte in regola per puntare seriamente al podio del Giro e, perché no, anche a vincere la "sua" tappa. Da Montalbano giù per i "turnichetti" sulla Val d'Agri che verrà percorsa fino a San Brancato di Sant'Arcangelo. A quel punto si salirà verso Roccanova e poi verso San Chirico Raparo, proprio nel cuore della Basilicata, toccando luoghi troppo spesso dimenticati anche da noi che viviamo a pochi chilometri di distanza. Oltre che a livello paesaggistico questo tratto sarà interessante anche dal punto di vista altimetrico dal momento che i corridori dovranno percorrere due salite, quella che culmina in località Murgitelle e il Valico di Serra San Chirico, entrambe oltre gli 800 metri s.l.m. e valide come Gran Premi della Montagna. A questo punto si tornerà sulla statale Val d'Agri, si passerà sulla Diga del Pertusillo e la corsa entrerà nel vivo. La salita finale verso il paese della Madonna Nera comincerà poco dopo Villa d'Agri e non sarà oltremodo selettiva ma, stiamone certi, darà più di qualche spunto di cronaca e per noi lucani, specie se appassionati di questo sport, sarà un'occasione da non perdere, di quelle che capitano, se va bene, una volta ogni dieci anni...
Giuseppe Cristiano
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